lunedì 14 novembre 2016

Amici


Qual è la definizione di amico?! Giuro che non la riesco a trovare. Teoricamente dovrebbe essere uno stato d'animo, un sentimento o semplicemente un atteggiamento nei confronti di una persona. Non riesco a sbilanciarmi, a esprimermi a capire. Sembra che io sia amico di tutti ma in realtà non sono amico di nessuno. Ho questa maledetta sensazione che è parte del mio essere. Finte gioie con relative finte incazzatura. Mi sembra tutto finto. È normale? Succede ad altri?
Mi sento fuoriluogo spesso.



Spesso mi accorgo che ho difficoltà nel rimanere solo con una persona sola. Se c'è un'altra persona mi sento meglio, ancora di più se gli altri due sono già in confidenza tra di loro. Mi sembra di accordarmi sempre a qualcosa di già esistente ma non sapere dove appartenere. Ho difficoltà a fare la prima mossa per un rapporto, non so proprio come si fa. Forse perché non so bene cosa mi serve. Ho veramente bisogno di un rapporto di amicizia?!
Potrebbe essere che proprio perché lo cerco non riesco a coltivare nessuna amicizia.
Mi pesa, non mi sento mai padrone di me stesso. Non so come fare per stringere amicizie, forse condividere interessi ma di interessi ne ho pochi. Non riesco ad avere passioni. Sto perdendo tantissimo tempo!!

Spesso non riesco a capire quello che voglio e per questo ho la sensazione di ritrovarmi in balia delle onde. In balia delle persone. La paura mi fa evitare di incontrare persone che potrebbero ferirmi ma anche quelle che possono darmi gioie.

Mi trovo sempre in difficoltà nei rapporti interpersonali, ho problemi nell'alimentare la conversazione e tenerla viva. Porto la conversazione alla morte e all'estinzione più velocemente possibile, causando una mancanza di relazione.

lunedì 7 novembre 2016

Lavoro


Come immaginavo ho trascurato questo blog per diverso tempo e ora mi ritrovo a raccontare molte cose che sono successe. O forse provare a raccogliere, ricordarle e dargli un senso.
Provo ad organizzarmi parlando in questo post di lavoro.
Questo periodo è stato incentrato sulla ricerca del lavoro, se ripenso alla mia situazione nel periodo estivo posso dire di avere fatto dei passi in avanti.

Tutto è iniziato un giorno nel quale ho deciso di rimettermi in gioco per quanto riguarda il lavoro. Ho dato una messa a posto al CV e ho inviato. Inviato a destra e a sinistra con lo scopo di farmi richiamare, volevo essere visto.La direzione che ho preso è stata quella di trovare qualcosa che mi piacesse fare ora, qualcosa per cui mi sarei spostato. Cercare un lavoro motivante,per me non per altri.

Il primo colloquio me lo ricordo perfettamente, tramite agenzia interinale sono arrivato al colloquio in azienda. 3 ingegneri di fronte a me e io che per motivi aziendali non sapevo neanche di che azienda si trattasse prima di andarci.
Mi hanno spiegato quello che cercavano e mi hanno cominciato a fare domande in generale e tecniche.

Colloquio che mi è piaciuto molto,mi sentivo a mio agio ed è stato un colloquio di ragionamento, discussione e chiarimenti. Come se fosse un giorno di lavoro.
Il tutto è durato un'ora, successivamente mi hanno fatto vedere la produzione è addirittura una zona che loro chiamavano area 51. Ero contento e felice perché mi interessava molto. Io comunque cercavo di non far trapelare questa mia contentezza,rimanevo sempre un po' con i piedi per terra. Ho fatto capire che mi interessava ma allo stesso tempo mi sono contenuto.



Subito dopo,nel pomeriggio, l'agenzia interinale mi ha detto che il colloquio è andato bene e che mi hanno detto di stare tranquillo. Dopo un mese ho saputo che hanno preso un ragazzo più giovane perché era quello che cercavano. È stata una piccola delusione ma sono andato avanti.
Ho fatto altri colloqui in zona nei quali ogni volta miglioravo qualcosa, ma la cosa che ricordo è che li prendevo come test, come scogli da superare. Ho alternano figure di merda a buone impressioni, ansie clamorose di risposta a inadeguatezza. Ho provato di tutto. Non sapere se una domanda potesse essere fuori luogo o viceversa.
Insicurezza vera e propria. Sono andato avanti e ho fatto 4 colloqui qui in zona e due nel nord Italia.

Fortunatamente ho iniziato una selezione che è progredita. Ho fatto 4 incotrni tra Assesment, call e visita in plant e la cosa sembra sia andata in porto. A fine mese mi assumono con un indeterminato.

Sono contento ma tremendamente spaventato. Ho molta paura di sentirmi fuori luogo,essere incapace di gestire un rapporto interpersonale. L'ennesimo buco nell'acqua.

Ho un'ansia pazzesca anche solo per fare una chiamata, non voler disturbare non essere inopportuno...

Quello che voglio è appassionarmi a qualcosa. Cercare le motivazioni in qualcosa che mi sono guadagnato io, cercandolo e volendolo. L'eventuale fallimento sarebbe frustrante, ma fallimenti ora non sono ammessi. Voglio migliorarmi, voglio capirmi, voglio aver paura.


Questo è un riassunto striminzito di quello che è successo in questo periodo per quanto riguarda il lavoro. Ci sono MOLTE altre cose forse anche più importanti di ME che vorrei risolvere,su alcune mi sto rassegnando mentre su altre no.